Le nuove misure si applicano a produttori e importatori non solo di sostanze chimiche e miscele, ma anche di prodotti finiti, quali capi di abbigliamento con trattamenti idro-repellenti e antimacchia, imballaggi, prodotti a contatto con alimenti, articoli da letto, prodotti per bambini, arredi, articoli sportivi e altri.

Le informazioni da trasmettere in formato elettronico all’EPA comprendono l’identità chimica e la struttura molecolare, l’uso e lo smaltimento, i sottoprodotti derivanti dall’uso, gli impatti sull’ambiente e sulla salute delle persone e gli scenari di esposizione, ecc. La rendicontazione potrà basarsi sulle informazioni ragionevolmente in possesso o a disposizione delle persone interessate, applicando il principio di dovuta diligenza. Qualora non fossero a disposizione dati effettivi, si possono fornire stime realistiche.

Presumibilmente gli importatori di articoli si rivolgeranno ai fabbricanti esteri per raccogliere le informazioni necessarie. Sono previste alcune semplificazioni nella rendicontazione per importatori di soli articoli (non di sostanze e miscele), nella misura in cui è possibile notificare il peso o la quantità degli articoli importati, e non il peso o la quantità di PFAS (attraverso il modulo Streamlined Article Import Form).

La definizione di PFAS è basata sulla struttura chimica e l’EPA non mette a disposizione un elenco, trattandosi di diverse migliaia di singole stanze, per molte delle quali non sono disponibili metodi analitici. Attualmente sono circa 800 i PFAS noti per l’utilizzo nei prodotti di consumo.

La seguente tabella riassume gli obblighi e le relative tempistiche: