Risoluzione sul Piano di Lavoro UE per lo Sport
(EU Workplan for Sport)
La sport industry, rappresentata da FESI a livello europeo,
ha accolto molto positivamente l'adozione da parte dal Consiglio dei Ministri
per lo Sport di una Risoluzione sul Piano di Lavoro UE per lo Sport
(EU Workplan for Sport). Questo, il 5° piano, si applicherà dal 1 luglio 2024
al 31 dicembre 2027 e andrà a stabilire priorità ed obiettivi
strategici per lo sport in tutta l'UE, al di là delle iniziative nazionali.
Le priorità del Piano di Lavoro sono (le stesse della versione precedente 2021-2024, focalizzata sulla ripresa e resilienza nel contesto del COVID) :
- i valori e l'integrità dello sport
- le dimensioni socio-economiche e sostenibili dello sport
- la partecipazione allo sport e alle attività fisiche benefiche per la salute
Auspicando una sempre maggiore collaborazione e una gestione (governance) condivisa per lo sport, il Piano di Lavoro sollecita gli Stati membri, i Presidenti del Consiglio, la Commissione UE, lo "sports movement" e in generale tutti i portatori di interesse a partecipare alla sua implementazione e a contribuire al rafforzamento della politica dello sport e alla diffusione di una dimensione europea dello sport.
Tra i principi guida del Piano di Lavoro 2024-2027:
- il rafforzamento della sicurezza, l'integrità e il valore intrinseco (base value) dello sport
- una politica dello sport sostenibile, basata su evidenze concrete
- una maggiore partecipazione nello sport e nelle attività fisica benefiche per la salute, in tutte le fasce di età, insieme ad una migliore accessibilità allo sport per categorie vulnerabili, al fine di promuovere stili di vita attivi e sostenibili, la coesione sociale e la cittadinanza attiva
FESI ha focalizzato la propria attività di advocacy nei confronti degli attori istituzionali europei, partecipando alla Consultazione della Commissione UE. In questo senso, accoglie favorevolmente i risultati in termini di:
- politiche per assicurare l’accesso allo sport a prescindere dei temi della diversità nelle sue numerose sfaccettature;
- la priorità da parte degli Stati membri nel riconoscimento dello sport individuale e ricreativo nella promozione del benessere globale;
- l’importanza di promuovere un approccio trasversale, favorendo il dialogo tra i diversi ambiti (salute, alimentazione, trasporti, istruzione, mobilità, ecc.) e di capire come l’industria dello sport possa fornire riscontri essenziali ai policy makers dell’UE.
Il messaggio per lo sport system italiano è dunque: essere presenti, preparati e pronti ad esprimere la propria voce, tenendo conto delle eccellenze dei distretti industriali italiani e della forza delle imprese italiane a capitale privato nel vasto panorama europeo dominato dalle multinazionali.
Assosport ringrazia Nicola Gelder, Vice Presidente dell'associazione e co-founder di ZPC srl, per la partecipazione attiva ai tavoli di lavoro europei grazie ai quali ha potuto riportare queste preziose informazioni.