In data 31 marzo si è tenuto l’incontro sull’Introduzione al nuovo sistema del brevetto europeo con effetto unitario e alla corte UPC in cui l’ing. Bruno Zamprogno dello Studio Torta, partner storico di Assosport ha affrontato la tematica partendo dal recente deposito della ratifica dell’accordo UPC da parte dell’Austria. E’ stato quindi avviato, dopo un percorso non privo di ostacoli durato dieci anni, il processo formale per l’entrata in vigore del nuovo sistema europeo dei brevetti cosiddetto rafforzato che prevede l’istituzione di una nuova architettura per la tutela del brevetto europeo.
La nuova architettura è basata essenzialmente su due pilastri: l’introduzione di un brevetto europeo con effetto unitario e l’istituzione del tribunale unificato dei brevetti.
Il brevetto europeo con effetto unitario non sostituisce il brevetto europeo tradizionale, ma offre al titolare di un brevetto europeo una opzione alternativa a quella prevista dalla convenzione del brevetto europeo, ovvero la possibilità, in seguito alla concessione del brevetto europeo, di designare in modo unitario, ossia “in blocco” gli stati contraenti della comunità europea che hanno ratificato l’accordo (attualmente diciassette), eliminando così la necessità di validare il brevetto europeo in ciascuno stato.
Il tribunale unificato dei brevetti rappresenta una nuova corte europea che, a regime, avrà giurisdizione esclusiva sia sui brevetti europei con effetto unitario sia sui brevetti europei (tradizionali). L’accordo UPC prevede che la condizione di “regime” venga raggiunta dopo un periodo iniziale “transitorio” di sette anni durante il quale il titolare di un brevetto europeo potrà rinunciare alla competenza del tribunale unificato dei brevetti, attraverso il deposito di una notifica presso l’EPO. Il periodo transitorio non è invece previsto per i brevetti europei con effetto unitario che di conseguenza rientreranno sempre nella competenza del tribunale unificato dei brevetti.
L’istituzione del nuovo sistema oltre a incrementare l’armonizzazione della tutela brevettuale europea in parte ottenuta tramite la Convenzione sul Brevetto Europeo, offrirà nuove opportunità che le aziende dovranno conoscere a fondo per poter valutare l’adeguatezza delle attuali strategie brevettuali allo scopo di massimizzare i vantaggi e contenere i rischi.