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ANDREA BRAMBILLA, CEO MAB SPA, ELETTO NUOVO PRESIDENTE DEL GRUPPO ASSOSPORTEX

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Il Made in Italy della filiera italiana del tessile sportivo punta su performance e sostenibilità

Assosportex ha un nuovo Presidente: Andrea Brambilla (ceo di MAB) è oggi alla guida del gruppo interno ad Assosport che rappresenta l’eccellenza della filiera italiana del tessile sportivo. L’obiettivo è quello di tutelare e promuovere un settore che sta puntando tutto sulla performance e la sostenibilità: il Made in Italy oggi si distingue per gli investimenti in tecnologia ma anche per l’impegno nell’industria green. Decidere di scegliere materiali realizzati nel nostro Paese significa scegliere prodotti innovativi e al contempo certificati per il rispetto dell’ambiente e delle normative.

“L’industria dell’abbigliamento sportivo – spiega Brambilla – è stata la prima nel settore a delocalizzare alla fine degli anni ’70 nel Far East. Questa scelta ha portato alla perdita di competenze tecniche e a un impoverimento delle realtà che si occupavano di tessitura. Agli inizi del 2000 si è arrivati a un punto di svolta: fare sport è diventato un trend e questo ha permesso alle aziende di tessitura sportiva italiana di ricavarsi una nicchia nel settore proponendo materiali altamente tecnici e specializzati.”.

Oggi il settore della tessitura tecnica vale oltre un miliardo e mezzo di euro con 5mila addetti ai lavori. I prodotti realizzati in Italia sono meno del 10% e continuano a rappresentare una nicchia che fa dell’alta competenza il punto di forza.

“Non possiamo competere – dichiara Brambilla – con il Far East per prezzi: se i brand di massa fanno leva sul low cost, per investire la maggior parte delle risorse aziendali nella comunicazione indipendentemente  dal contenuto di performance dei prodotti proposti, noi andiamo in senso opposto ovvero sulla personalizzazione. Performance, tempi veloci di consegna e supply chain corta sono i pilastri del business delle aziende italiane. Se vogliamo incrementare i numeri dobbiamo investire in ricerca e sviluppo, in materiali e processi sostenibili, sull’estetica e sul valore del Made in Italy che all’estero ha ancor oggi un grande appeal”.

Il Far East oggi gioca un’altra partita: in Italia ci sono norme severe dal rispetto dei contratti di lavoro fino alle norme per smaltimento dei rifiuti. Questo porta inevitabilmente a costi più alti che però hanno un’etica che deve essere tutelata.  Le aziende devono sapere che materiali e quali processi vengono utilizzati per le loro produzioni: Non è più una scelta aziendale, ma è il mercato che lo chiede.

“Come nuovo Presidente di AssosporTex – conclude – mi pongo un duplice obiettivo: da un lato favorire la promozione delle nostre aziende e la penetrazione di mercati importanti, dall’altro valutare insieme ai colleghi del settore sportivo i trend e le direttrici di sviluppo del mercato, analizzandone le prospettive per continuare ad essere innovativi ed attrattivi”.

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