Il Parlamento europeo ha adottato in via definitiva la revisione mirata della Direttiva quadro sui rifiuti (Waste Framework Directive – WFD), confermando nuove regole che avranno un impatto diretto sul settore tessile.
Cosa cambia
• Responsabilità estesa del produttore (EPR): chi immette tessili sul mercato europeo (compresi operatori e-commerce e aziende non UE) dovrà coprire i costi di raccolta, selezione e riciclo dei prodotti.
• Tempistiche: gli Stati membri avranno 30 mesi dall’entrata in vigore della direttiva per istituire i nuovi regimi EPR (entro ottobre 2027 circa).
• Microimprese: sono incluse per garantire condizioni di concorrenza e benefici ambientali, ma con:
- 12 mesi di tempo aggiuntivo per adeguarsi;
- obblighi di rendicontazione semplificati per ridurre i carichi burocratici.
• Fast fashion sotto osservazione: le tariffe saranno modulate in base alle pratiche dei produttori, con criteri eco-modulati che penalizzeranno modelli insostenibili come fast e ultra-fast fashion.
Prossimi passi
• La direttiva sarà pubblicata a breve nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà poi in vigore.
• Da quel momento, i Paesi membri avranno 20 mesi per recepirla nelle rispettive legislazioni nazionali (entro maggio 2027 circa)
Il ruolo di FESI
FESI è stata attiva durante tutto l’iter legislativo per tutelare i propri associati, sottolineando la necessità di regole chiare per gli operatori economici e piena armonizzazione, alla luce dei sistemi di EPR già esistenti. In particolare, chiede alla Commissione UE di assicurare, attraverso la legislazione secondaria (atti delegati e di esecuzione)
– la piena armonizzare delle regole fin dal 2025, per creare condizioni di concorrenza eque per tutti gli operatori economici (level playing field)
– un elenco armonizzato dei prodotti che rientrano nell’ambito di applicazione (comprese le calzature)
– armonizzazione anche in termini di eco-contributi, eco-modulazione e formati di reportistica
– eco-modulazione basato su parametri scientifici e allineata ai criteri del Regolamento sull’Eco-design.
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I prossimi passi di Assosport
Assosport seguirà con attenzione il recepimento della Direttiva in Italia, alla luce della precedente proposta nazionale anticipatoria e il fatto che i consorzi sono già istituiti e pronti per partire.