DIRITTO ALLA RIPARAZIONE

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Il 23 aprile il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva la direttiva sul cosiddetto “diritto alla riparazione” (R2RD) per i consumatori.

La nuova legge UE obbliga i fabbricanti di prodotti al consumo a fornire servizi di riparazione tempestivi ed economici e a informare i consumatori sul loro diritto alla riparazione.

Gli Elementi Principali:

1.    Misure nell’ambito della garanzia legale

Le merci in garanzia legale beneficeranno di un’ulteriore estensione di un anno, incentivando ulteriormente il consumatore a scegliere la riparazione anziché la sostituzione.

2.    Misure proposte oltre la garanzia legale
Una volta scaduta la garanzia legale, il produttore sarà comunque tenuto a intervenire sui prodotti domestici più comuni, che sono tecnicamente riparabili e ad informare i consumatori in merito all’obbligo di riparazione dei beni.

3.    Ambito di applicazione
Il focus della direttiva è ad oggi sui prodotti elettronici, ma non si esclude che l’ambito di applicazione venga in futuro ampliato anche ai tessili.

In effetti i requisiti di riparabilità dovranno essere presi in considerazione nel prossimo atto delegato della ESPR per i tessili. La futura inclusione di specifici obblighi di riparabilità sotto forma di requisiti di prestazione ai sensi dell’atto delegato ESPR potrebbe portare alla potenziale estensione del campo di applicazione della R2RD ai tessili.

Attualmente gli articoli 5 (obbligo di riparazione) e 6 (informazioni sull’obbligo di riparazione) della R2RD si applicano solo ai beni che sono tecnicamente riparabili ai sensi della normativa UE, come lavatrici, aspirapolvere e smartphone.

Mentre le batterie e le biciclette elettriche rientrano nell’ambito degli obblighi di cui agli articoli 5 e 6, ad oggi le biciclette sono escluse.

L’elenco delle categorie di prodotti potrà essere ampliato in seguito alla pubblicazione degli atti giuridici dell’Unione che stabiliscono i requisiti di riparabilità per tali beni.

4.    Piattaforma nazionale e modulo di informazioni
I riparatori dovranno fornire ai consumatori il modulo europeo standard di informazioni sulla riparazione per supportarli nell’identificazione e scelta dei servizi di riparazione più adatti.

Inoltre sarà costituita una piattaforma europea online per facilitare il matching tra consumatori e riparatori. Questa piattaforma conterrà i link alle diverse piattaforme nazionali.

La registrazione sarà volontaria per i riparatori e, dove applicabile, per i venditori di beni che sono soggetti al ricondizionamento e agli acquirenti di beni difettosi.

5.    Entrata in vigore
Una volta che la direttiva sarà stata formalmente approvata anche dal Consiglio e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo per recepirla nel diritto nazionale (Q2 2026)

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