COVID-19: DPCM 1 MARZO 2020

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Ulteriori provvedimenti

Nello scorso week-end sono stati adottati due ulteriori provvedimenti riguardanti l’emergenza da COVID-19 (in calce i link).

In primo luogo, il DPCM 1° marzo 2020, pubblicato ieri sera in GU, che articola le misure di contenimento in base alle diverse esposizioni al contagio. In particolare:

  • nei Comuni della zona rossa, vengono previsti – tra l’altro – la proroga del divieto di accesso e allontanamento, la chiusura delle scuole e degli uffici pubblici, la sospensione delle attività lavorative per le imprese e dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti o domiciliati, anche di fatto, nel comune o nell’area interessata, anche ove le stesse si svolgano al di fuori dell’area;
  • nelle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto e nelle Province di Pesaro-Urbino e di Savona, scuole, uffici e imprese possono restare aperti nel rispetto però delle norme cautelative e di contingentamento. Il provvedimento prescrive inoltre l’obbligo di mantenimento di una distanza tra le persone di almeno un metro l’una dall’altra in tutti i locali pubblici, accompagnata da misure che evitino gli assembramenti;
  • nel resto del territorio nazionale – oltre a misure di informazione e di prevenzione – viene estesa la possibilità di applicare la modalità di “lavoro agile”, per la durata dello stato di emergenza, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali previsti.

In secondo luogo, l’Ordinanza della Protezione Civile (n. 642 del 29 febbraio scorso) che prevede il diritto di richiedere alle banche, previa autocertificazione, la sospensione delle rate dei mutui per i soggetti titolari di mutui relativi agli edifici ubicati nella zona rossa, ovvero strettamente connessi alla gestione di attività di natura commerciale ed economica (anche agricola) in relazione alla quale si ha la sede operativa nei medesimi comuni. Le imprese dovranno indicare nella richiesta il danno subito e la tipologia di sospensione, optando tra l’intera rata o la sola quota capitale.

Infine, il 27 febbraio scorso anche Cassa Depositi e Prestiti-CDP ha comunicato di aver avviato una serie di iniziative in favore di enti locali e imprese per supportare i territori colpiti dall’emergenza. In particolare, al fine di sostenere l’accesso al credito delle imprese, attraverso la “Piattaforma imprese” CDP ha previsto di erogare risorse a favore di PMI e Mid-cap fino a un miliardo di euro, a tassi calmierati, da veicolare tramite il settore bancario.

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