Il 2 luglio, FESI (Federation of the European Sporting goods Industry) e altri rappresentanti dell’industria sportiva hanno firmato una lettera congiunta per chiedere all’UE di rivedere l’attuale proposta di Direttiva sulle Dichiarazioni Ambientali (Green Claims Directive), giudicata insoddisfacente.
In un contesto economico globale particolarmente sfidante, il settore chiede norme UE più proporzionate, armonizzate e facilmente applicabili, senza eccessi burocratici. Le principali criticità evidenziate riguardano l’elevata complessità amministrativa, la scarsa proporzionalità, periodi transitori troppo brevi e sovrapposizioni normative.
Le imprese si dicono pronte al dialogo, anche in vista dell’attuazione della Direttiva sui consumatori per la transizione verde (in vigore dal 2026), che già introduce obblighi sulle dichiarazioni ambientali e potrebbe rappresentare una base per una normativa più coerente.
NOVITÀ SULL’ESPR: PRONTA LA BOZZA DI REGOLAMENTO ATTUATIVO SUI PRODOTTI INVENDUTI
Importanti sviluppi si registrano anche in tema di progettazione ecocompatibile, ambito regolato dal Regolamento (UE) 2024/1781 (cd. ESPR – Ecodesign for Sustainable Products Regulation).
È stata infatti pubblicata la bozza di Regolamento di Implementazione che stabilisce i dettagli e il formato della comunicazione delle informazioni sui prodotti di consumo invenduti smaltiti. Il provvedimento stabilisce che la divulgazione dovrà indicare le prime due cifre dei codici della nomenclatura combinata (NC) per i prodotti, fatte salve alcune categorie specifiche elencate nell’Allegato II, per le quali sarà invece richiesta l’indicazione delle prime quattro cifre.
Inoltre, il testo consente di includere tali informazioni nella relazione di sostenibilità aziendale, purché accompagnata da un parere del revisore legale. L’entrata in vigore del Regolamento attuativo è prevista 12 mesi dopo la sua pubblicazione, attesa per il terzo trimestre del 2025, a seguito della conclusione della consultazione pubblica avvenuta in data 10 luglio 2025.