12/11/2015
A Verona i buyer esteri incontrano le aziende dello sportsystem
Focus sul mondo degli sport outdoor. L’export vale il 65% della produzione, ma cresce anche il mercato italiano, +2.5%
Il 10 e l’11 dicembre Assosport in collaborazione con ICE ha organizzato due giorni di incontri B2B a Verona tra aziende italiane e operatori esteri, per favorire nuove opportunità di business. 30 gli operatori provenienti da Francia, Spagna, Slovenia, Serbia, Croazia, Polonia, Russia, Brasile, Giappone, Azerbaijan, Sudafrica e Cina, 22 le imprese italiane.
Il mercato outdoor in Europa vale 4,8 miliardi di euro: il settore è cresciuto l’1,2% in valore e l’1,4% in volume (dati del 2014 forniti dall’European Outdoor Group).
“Il mondo outdoor – spiega Luca Businaro, Presidente di Assosport – è in crescita e trova sempre nuovi appassionati (addirittura spesso le aziende decidono di portare i loro dipendenti a fare military fitness o attività simili per crescere la motivazione all’interno del team). La stagione invernale si è aperta in modo positivo, quella estiva ha registrato ottimi risultati. L’export vale all’incirca il 65% del fatturato per le aziende italiane, ecco perché abbiamo voluto promuovere un evento B2B che mira a sviluppare relazioni tra le nostre realtà e i mercati internazionali. Il tessuto imprenditoriale italiano è costituito da piccole medie imprese che non hanno risorse per intraprendere relazioni commerciali all’estero: Assosport offre l’opportunità di presentarsi a buyer selezionati”.
La maggior parte dei Paesi (a parte la Russia che ha avuto una forte perdita) e delle categorie riflettono le cifre globali di crescita, ma ci alcune variazioni. Come per il 2013, quella delle calzature è stata la categoria più performante, +2,8% in valore e più del 4,0% in volume. L’abbigliamento ha registrato uno 0,1% di crescita in termini di valore, ma questa cifra è stata significativamente segnata dalla situazione in Russia e dal clima mite durante l'autunno e l’inverno. I quattro mercati principali sono stati Germania, Regno Unito, Irlanda e Francia, ognuno dei quali è cresciuto tra il 2% e il 3%. Anche il Sud Europa è in recupero, con la Spagna e l'Italia a +2,5% in valore; l'Europa orientale ha registrato una crescita costante, a poco meno del 3% in valore.
Soddisfazione tra i marchi presenti agli incontri, ben consapevoli della loro necessita di continuare a cercare opportunità di business all’estero. Fabio Campagnolo, amministratore delegato della F.lli Campagnolo spiega: "Esportiamo più del 60% della produzione, i nostri Paesi di riferimento sono Germania, Austria e Svizzera, e da qualche anno anche il Canada. Nel 2015 chiuderemo con 125 milioni di fatturato, un 6% in più rispetto all'anno precedente. Anche il mercato italiano registra buoni risultati: opportunità come quella dell'incoming permette di entrare in contatto con operatori selezionati".
Oberalp, azienda con un fatturato previsto per il 2015 di 220 milioni di euro punta invece all'America Latina, all'Asia, alla Cina e alla Corea, e ha appena aperto una nuova filiale in Giappone. La produzione rimane però gran parte in Italia e in Europa: gli scarponi da scialpinismo a marchio Dynafit vengono fatti a Montebelluna, parte dell'abbigliamento in Alto Adige. Anche i loro numeri sono in crescita: ski mountaineering e mountain training sono le nuove tendenze su cui puntare.