DALLA FATTURA ALLA DOGANA: CRITICITA’ E SOLUZIONI DIGITALI
Le responsabilità delle aziende nell’operazione doganale, i documenti necessari per le spedizioni e le criticità nella gestione del loro flusso, il digitale come soluzione per abbattere costi e inefficienze e rilanciare l’export. Ne abbiamo parlato con Zeno Poggi, fondatore ZPC srl, e Abramo Vincenzi, CEO Accudire srl.
La fattura
ricopre un
ruolo fondamentale nei rapporti azienda-dogana e
l’elaborazione di questo documento con tutta una serie di elementi è cruciale
affinchè l’operazione doganale risulti conforme.
La fattura è
infatti il documento di riferimento da presentare alla dogana per
l’esportazione dei prodotti: consente all’esportatore di ottenere il rilascio
del certificato di origine e di predisporre
la dichiarazione di esportazione, oltre a poter essere utilizzato per il
rilascio della dichiarazione di origine preferenziale e di libera
esportazione.
Una corretta e
attenta organizzazione in azienda nella gestione dei documenti per l’export
permette di pervenire il rischio sanzioni e di blocco
della merce in dogana, rischio che aumenta notevolmente per le imprese
che esportano con resa ex works. Questa modalità di vendita,
infatti, se da un lato limita gli obblighi dell’esportatore, da un altro lo
espone a diversi rischi dovuti alla mancata gestione diretta dell’operazione
doganale e della logistica, in quanto tali attività vengono delegate al
compratore estero.
Molteplici sono
i documenti necessari per l’attività di import-export: fattura commerciale e
pro forma, Packing list, DAU (Documento Amministrativo Unico), Documenti di
trasporto (DDT, CMR, Bill of Lading, Air Waybill), documenti di origine (C.O.,
EUR1/EUR-MED, EA, REX), dichiarazione di libera esportazione/importazione, DAE
- codice MRN (solo export), D.V.1 (solo import).
In questa
complessità il modello tradizionale, manuale e cartaceo, di gestire
i flussi documentali delle spedizioni pone le imprese davanti
ad una serie di criticità, in un contesto caratterizzato da supply
chain globali sempre più complesse e frammentate: inefficienze, rischio di
commettere errori, lentezze burocratiche, difficoltà di produrre e gestire in
modo “analogico” ingente documentazione. Tali criticità possono essere risolte dall’innovazione
digitale, in particolare dalla blockchain, su cui sta investendo
notevolmente anche il mondo doganale.
A tale
proposito, la nuova piattaforma web, Accudire, permette a tutti i
soggetti della filiera - dall’esportatore al compratore, passando per il
vettore, le banche e il dialogo con le autorità doganali - di semplificare i
processi e interagire in modo trasparente, garantendo immutabilità e certezza
nella trasmissione dei dati.
Accudire, il primo
esempio in Italia di blockchain applicato al mondo delle spedizioni, consente
anzitutto di eliminare tutti i processi manuali nella
gestione dei documenti (controlli multipli, correzioni, rielaborazioni etc) e i
relativi errori, di velocizzare le attività operative
e ridurre i costi, anche i costi di elaborazione
della bolletta doganale. Inoltre, tra i diversi vantaggi permette di dimostrare l’avvenuta uscita delle merci dall’UE
(Visto Uscire) per le spedizioni transfrontaliere e la prova di effettiva
consegna per i flussi intra UE (CMR), anche per darne evidenza in tempo reale
all’Agenzia delle Entrate per il rispetto del regime di non imponibilità
dell’IVA.
Per approfondire, Assosport
ha organizzato un webinar che si può rivedere cliccando QUI