NUOVO SISTEMA DELLE PREFERENZE GENERALIZZATE (GSP)
FESI, la Federazione della Sport Industry Europea, accoglie positivamente la proposta della Commissione Europea di rinnovare il regolamento sul sistema di preferenze generalizzate (GSP)
La Commissione Europea ha proposto di rinnovare il regolamento sul sistema di preferenze generalizzate (GSP), che contribuisce alla competitività dei prodotti da e per lo sviluppo sostenibile dei paesi in via di sviluppo e che ha dimostrato di supportare questi ultimi a diventare più competitivi, ridurre la povertà, costruire le proprie industrie nazionali, aumentare l'occupazione e migliorare il buon governo. Tale sistema sarà rinnovato per un periodo di 10 anni e le regole proposte sembrano essere sufficientemente semplici e prevedibili per le aziende.
Esistono ancora ostacoli in tema di diritti dei lavoratori e tutela ambientale che si intende affrontare a nome di tutta l’industria degli articoli sportivi. Le aziende stanno facendo leva sui propri fornitori, direttamente e insieme alle organizzazioni e ai programmi internazionali, per garantire lo sviluppo ed implementazioni di norme a tutela dei diritti del lavoro e dell’ambiente che rimangono prioritari.Positiva anche l’inclusione dell’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico
nell’Allegato VI, tenendo conto dell’impegno delle aziende del settore a
ridurre la propria impronta ecologica (carbon footprint). Vorrebbe vedere un
sostegno anche finanziario dell’UE e degli Stati membri verso i paesi in via di
sviluppo per favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo.
Parere
favorevole della sport industry europea anche sulle nuove regole di origine,
che prevedono il cumulo basato sui fabbisogni di sviluppo, di finanziamento e
di commercio del paese richiedente, anche se avrebbe preferito l’estensione del
cumulo a tutti i paesi beneficiari. Non si ritiene chiara la classificazione di
prodotti tessili e calzature come sensibili, con impatti negativi sulla
riduzione di dazio oltre ad una non chiara definizione di “sensibile” e “non
sensibile” e pertanto si chiede che i prodotti classificati ai capitoli HS 61,
62 e 64 siano definiti non sensibili, o, in alternativa, l’adozione di una
“sunset clause” con un meccanismo guidato dall’industria per stabilire la
permanenza o l’esclusione di un prodotto tra quelli sensibili oppure una
maggiore riduzione dei dazi per gli stessi, in quanto tali prodotti sono
cruciali per lo sviluppo delle economie dei paesi SPG.
Infine, si
ritiene positivo il fatto che gli effetti socioeconomici della revoca
temporanea dei vantaggi SPG possono ora essere presi in considerazione
nell’adozione di tale misura, nonché la possibilità di sospendere, posticipare
o modificare l’ambito di applicazione della revoca temporanea in casi
eccezionali come crisi di emergenza sanitaria o calamità naturali, e si invita
la Commissione a tenere conto di tale disposizione ogni volta che considera una
revoca temporanea. FESI esprime la propria preoccupazione in merito alla nuova
procedura di revoca urgente delle preferenze, che ritiene dovrebbe essere
adottata solamente a seguito di ampi avvertimenti, un'adeguata consultazione
con le parti interessate e una valutazione dell'impatto socioeconomico e
cooperazione per consentire di affrontare le violazioni riscontrate in
un’ottica costruttiva.