NEWS & EVENTI


NEWS 30/03/2022
Beni di consumo ed economia circolare, in Francia nuove regole di etichettatura
Tra i prodotti interessati anche tessili e calzature. Le nuove regole sono entrate in vigore il 1° gennaio 2022 ma non sono ancora applicabili.

Il nostro partner ZPC informa che la Francia ha adottato nuovi provvedimenti di etichettatura ambientale per beni di consumo che generano rifiuti, tra cui rientrano anche prodotti del settore degli articoli sportivi. L’obiettivo delle nuove norme è favorire l’economia circolare e spingere le imprese a fornire corrette informazioni ai consumatori.

 

Le nuove regole informative sono state inserite nel Codice dell’Ambiente francese (articolo L541-9-1), entrato in vigore al 1° gennaio 2022, e prevedono l’obbligo per produttori e importatori di informare i consumatori, al momento dell’acquisito, riguardo le caratteristiche ambientali dei prodotti, attraverso marcatura, etichettatura, cartelli o altri mezzi, anche in formato elettronico.

 

Le informazioni da riportare, definite a seguito di valutazioni sull’intero ciclo di vita del prodotto (LCA), fanno riferimento a: contenuto % di materiale riciclato, utilizzo di risorse rinnovabili, durabilità del prodotto, compostabilità, possibilità di riparazione e di riutilizzo, riciclabilità del prodotto, presenza di sostanze nocive, metalli preziosi e terre rare.

 

Tra le diverse categorie di prodotti interessati, ad esempio per i prodotti tessili e le calzature (articoli in pelle esclusi) occorre riportare indicazioni sulla % di materiale riciclato eventualmente utilizzato, fornire informazioni per consentire la tracciabilità dei prodotti e indicare il rilascio di eventuali microfibre di plastica nell’ambiente durante il lavaggio.

 

Le nuove misure interessano operatori economici con un fatturato sul mercato francese superiore a €50 milioni dal 1° gennaio 2022 e superiore a €20 milioni dal 1° gennaio 2024. Le nuove regole sono formalmente entrate in vigore al 1° gennaio 2022, ma non sono ancora applicabili. Si è infatti in attesa di un decreto attuativo che definirà le modalità operative per l’implementazione dei provvedimenti.